FAUSTO TINTI NUOVO SEGRETARIO PD DELLA FEDERAZIONE DI IMOLA

La Federazione del Partito democratico di Imola ha un nuovo segretario. È Fausto Tinti, sindaco di Castel San Pietro Terme fino a maggio 2024, professore associato presso il Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali dell’Università di Bologna, sposato, padre di 6 figlie e con una lunga esperienza fra le fila del Pd, per il quale ha ricoperto anche il ruolo di consigliere delegato al Lavoro della Città Metropolitana.

Fausto Tinti è stato eletto dall’assemblea territoriale, che si è svolta lunedì 6 novembre a Imola alla presenza del segretario regionale Luigi Tosiani, con voto segreto. Su 137 votanti, i voti favorevoli sono stati 134, 2 gli astenuti e uno solo contrario. Contestualmente, sono state votate le due vicesegretarie: Valentina Baricordi, già presidente dell’assemblea, e Beatrice Poli, già sindaca di Casalfiumanese. All’unanimità sono state votate anche la direzione e la Commissione di garanzia. Entro la metà del mese di novembre, il neo eletto procederà invece alla nomina della segreteria.

Tre gli obiettivi che Fausto Tinti si è posto per svolgere il suo mandato di segretario del partito imolese: responsabilità, speranza per il futuro e cura per il partito e per la comunità.

«Ringrazio tutti quelli che hanno partecipato all’assemblea – è il suo primo commento –: 137 votanti è un risultato che mi soddisfa appieno perché, oltre ad essere sintomo di una grande squadra che crede nel percorso, è anche la conferma che quello che verrà sarà un Pd ancora più forte e rappresentativo di tutte le sue anime e mozioni. La segreteria, che proporrò entro la metà di novembre, sarà l’organo di discussione e sintesi politica oltre che espressione del pluralismo del partito e della sua territorialità. Il percorso di ricomposizione post congressuale con la nomina delle assemblee sarà unitario. Noi siamo un gruppo dirigente e come tale dobbiamo mettere al primo posto la responsabilità del nostro ruolo nei confronti della nostra comunità, in primis le fasce più bisognose a partire dai cittadini che hanno subito gravi danni dalle ultime alluvioni. Vorrei che ogni componente del gruppo dirigente riscoprisse il ruolo della partecipazione, all’interno dei circoli e delle feste di partito e che si aprisse alle relazioni con le imprese e con ogni soggetto, anche il più piccolo, che opera in questo vasto territorio. Il lavoro vorrei fosse fatto sul campo, in mezzo alla gente. Il Pd deve fare proprie le paure, le difficoltà e le fragilità delle persone, dando loro una speranza e una visione per risollevarsi di fronte ad un mondo che sembra andare a rotoli e ad un governo che manca di prospettiva».

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